intervista di Chiara Buratti per Startup Italia 26.7.25
Maria Gra
zia Calandrone, classe ’64, è una poetessa, scrittrice, drammaturga, artista e conduttrice, già finalista al Premio Strega. L’intervista per la nostra rubrica Unstoppable Women: «Le donne sono state figure centrali nella mia vita, sia mia madre biologica sia la mia mamma adottiva. Mi hanno insegnato che cosa vuol dire rispettarsi»
Le donne sono sempre state al centro della sua vita. Madri, figlie, amiche. Per Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice finalista al Premio Strega, drammaturga, artista e conduttrice, le “sue donne” sono «simbolo di libertà e indipendenza». In questa nuova puntata di Unstoppable Women, l’intervista a una delle voci più intense e riconosciute della letteratura italiana contemporanea. Nata a Milano il 15 ottobre 1964, Maria Grazia Calandrone è stata una tra le finaliste del premio Strega per due volte, nel 2021 con il libro Splendi come vita (Ponte alle Grazie), e nel 2023 con Dove non mi hai portata (Einaudi). Opere che affrontano temi legati alla maternità, all’identità e alla memoria, con uno stile inconfondibile che unisce la sua vita personale a riflessioni sulla società e le correnti storiche. «Le donne sono state figure centrali nella mia vita, sia mia madre biologica sia la mia mamma adottiva. Mi hanno insegnato che cosa vuol dire rispettarsi», ci ha raccontato.
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