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Senza bagaglio, videoconcerto

videoconcerto per vivavox (Maria Grazia Calandrone) & electronics (Stefano Savi Scarponi)
finalista “RomaEuropa webfactory” 2009
                        FIRENZE, Teatro della Pergola, 23.9.09
SERMONETA, maggio sermonetano, 24.5.09
“But suddenly I wanted to live (Babi Yar)”
da “La macchina responsabile” (Crocetti, 2007)
testo e voce di Maria Grazia Calandrone, musica e video di Stefano Savi Scarponi
 
“L’altare della specie”
da “Gli Scomparsi” (Gialla Oro pordenonelegge, 2016)
testo e voce di Maria Grazia Calandrone, musica e video di Stefano Savi Scarponi
 
“Maria” – da “Apocalisse dell’animale grande”
in “La macchina responsabile” (Crocetti, 2007)
testo e voce di Maria Grazia Calandrone, musica e video di Stefano Savi Scarponi
 
 
esecuzione live: “L’altare della specie” e “Ho aggiunto un corpo trasparente alla casa” 
da “Gli Scomparsi” (Gialla Oro pordenonelegge, 2016)
(ESC, 10.3.11 – riprese video di Tommaso Ottonieri)
 
 
 
Un piccolo concerto recitato per una passeggiata nel cuore umano tra l’amour fou dei vivi sui panorami obliqui delle isole e il sorriso bianchissimo dei morti nella loro bianchissima accoglienza. Immaginiamo di entrare in ogni nuovo pezzo come in una piccola stanza dove divampano i flashes della cronaca nera o gli innamorati infinitamente confermano che l’amore è eterno e popola la terra a prescindere dall’uso momentaneo delle personae – stanze dove la storia ancora sanguina al centro dello spettacolo-cuore che ha le sue valvole e le sue astrazioni e che la musica infiamma, raffredda, accompagna, ironizza – perché tutto sia sempre più leggero e più prossimo all’estasi, allo sguardo che guarda “quando cadono tutti gli ornamenti”.

I video sono stati pensati e realizzati in sincrono con i vuoti e i colmi della lettura e della musica. Le figure umane, riprese al loro stadio larvale, ectoplasmatico, liquido, scontornate dall’aura che le dilata, vogliono riprodurre e suggerire la libertà dei corpi e delle interpretazioni: i corpi tendono appena le mani verso di noi emergendo dall’amnio dell’io-Uno, sono a bagno nell’acqua originaria, corpi riconoscibili solo nel genere e nella loro struggente, onnipotente, telepatica struttura onirica, corpi che somigliano al nulla dal quale vengono e al quale sono stati destinati, ma in più hanno la gioia del movimento e l’ombra tragica che lo accompagna.

LIVE
8 marzo 2009, Casa Internazionale della Donna, ROMA
2 aprile 2009, Beba do Samba, ROMA
22 aprile 2009 in “PoesiaPresente”, BRUGHERIO
15 maggio 2009 in “Poétiques de Printemps – 40 ans de Paris 8”, Théatre de l’Epée de Bois, Cartoucherie, PARIS
24 maggio 2009 in “Maggio Sermonetano”, SERMONETA
23 settembre 2009 in “ULTRA Festival 2009”, Teatro della Pergola, FIRENZE
23 ottobre 2009 in “Nigredo”, Santa Maria della Pietà, ROMA
20 dicembre 2009 in “poesiatotale!”, ESC Atelier, ROMA
22 gennaio 2010 in “Ritratti di Poesia 2010”, Tempio di Adriano, ROMA
15 ottobre 2010 in “RomaPoesia 2010”, ESC Atelier, ROMA 
10 dicembre 2010 in “Luci sulla città”, OfCA Space, CASERTA
30 – 31 maggio 2012 “EFENDİSİZ SANAT: ŞİİR”, ISTANBUL
22 – 23 marzo 2016 in “World Poetry Day”, BELGRADO l’annuncio sul sito della Farnesina

23 aprile 2016, CAGLIARI
15 maggio 2016, BOCCHIGNANO
 
PARIGI, Cartoucherie, 15.5.09
BELGRADO, 23.3.16 – foto Danilo Lucic
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