Poesia ed ecologia («L’Espresso» 22.5.20)
Gli stornelli romaneschi di MGC nell’articolo di Angiola Codacci-Pisanelli
[…] Maria Grazia Calandrone (tra le sue raccolte più recenti “Giardino della gioia” e “La forma dell’animo altrui) all’ecologia in tempo di quarantena ha dedicato stornelli in romanesco («I gabbiano continuano a volare / e le rondini pure so’ tornate. / Noi serati con trentatré mandate / guardiamo dietro ai vetri il gran daffare / de la natura che c’ignora e ride. / Nun sarà che vive mejo er monno – mica è strano! – / senza de noi che l’affumicamo?»). Però i più bei versi ecologisti li ha letti negli haiku di Issa («Mondo di sofferenza: / eppure i ciliegi / sono in fiore») o di Matsuo Basho («Vieni, andiamo, / guardiamo la neve / fino a restarne sepolti». […]
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