Ponge Francis e Jesper Svenbro (31.3.18)
l’allegria materialista e l’ironia detonativa di Francis Ponge, che indica i sedimenti culturali, le stratificazioni di linguaggio sulle cose che adoperiamo ogni giorno come pane e acqua. se il linguaggio è la nostra sola patria, le cose sono l’altro, che ci trasporta fuori di noi, fino all’ambizione di camminare un mondo sconosciuto – la poesia come massima apertura secondo Marco Giovenale e l’abbraccio della storia umana, da Saffo a Instagram, da Lesbo come isola della grande poesia a isola del grande dolore dei profughi siriani, nella visione del poeta svedese Jesper Svenbro
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