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Chi è mariagraziacalandrone.it

Questo autore deve ancora scrivere la sua biografia.
Nel frattempo lasciaci dire che siamo orgogliosi mariagraziacalandrone.it dei contributi e 862 voci.

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Morotti Silvia (3.13)

 SILVIA MOROTTI, Il sarto in certi romanzi a cura di Maria Grazia Calandrone Poesia n. 280, marzo 2013 Silvia Morotti, come Claude Chabrol, ci propone una sua diagnosi, una variazione lirica – più che una interpretazione – sul tema de I fantasmi del cappellaio di George Simenon. Il sarto, che in Simenon osserva l’assassino e, […]

Ricordo di Giovanna Bemporad (9.1.13)

È morta a Roma a 85 anni Giovanna Bemporad, poetessa e traduttrice, amica di Pier Paolo Pasolini, Camillo Sbarbaro (col quale intrattenne un lungo scambio epistolare testimoniato dal carteggio 1952-1964 edito nel 2004 dalle Edizioni Archivi del ‘900) e Giuseppe Ungaretti, che nel 1957 le fece da testimone alle nozze con Giulio Orlando, senatore e […]

STEVENS, Wallace (Poesia n. 278, 1.13)

WALLACE STEVENS Sono uno di quegli americani che hanno poco a che fare con l’America.  Almeno con l’America letteraria come uno la immagina, contaminato come fui dalla scrittura e dalla filosofia della vecchia Europa. Di americano ebbi una assidua concentrazione sulla realtà, che emerse lampante fin dal titolo, in: Non idee della cosa ma la […]

PASTERNAK, Boris (Poesia n. 278, 1.13)

BORIS PASTERNAK Proprio ieri parlavano di me. Non mi hanno mica dimenticato, anzi!: non possono, perché con la mia opera ho costituito un avanzamento del pensiero, una Russia dell’anima, moderna ed eterna – e forse perché i russi ancora non se la perdonano. Sono nato a Mosca nel 1890 e ben presto, appena intinto nella […]

LEOPARDI, Giacomo (Poesia n. 278, 1.13)

GIACOMO LEOPARDI Per tutta la vita sono stato provocato a contrastare la forza di gravità della terra, l’attrazione politica della terra sul mio spirito di libero pensatore contrariato dalla bellezza feroce della natura. Se di noi non rimane traccia alcuna, se neanch’io nacqui eterno – come ebbi a scoprire troppo presto – solo rifugio è […]

HAFEZ (Poesia n. 278, 1.13)

HĀFEZ (Shams al-Dīn Moḥammad Shirāzi) Io vengo da lontano. Io vengo dalla Persia e dal Medio Evo. Io sono molta della lontananza possibile in poesia. Soprattutto dall’io. Vengo prima della psicoanalisi e dopo il Corano. Comincia dal Corano anche il mio nome di poeta, che vuol dire “Colui che conosce a memoria”. Il Corano, s’intende. […]

CVETAEVA, Marina (Poesia n. 278, 1.13)

MARINA CVETAEVA Caddi nel tempo della Bilancia, a Mosca, nel 1892. Non nacqui bella ma perentoria e appassionata come una poetessa – e lo dimostrai subito: a 6 anni cominciai a scrivere le prime poesie e a 17 pubblicai un libretto, che venne notato addirittura da Volosin. La prima volta che misi piede nella sua […]

BRODSKIJ, Iosif (Poesia n. 278, 1.13)

IOSIF BRODSKIJ Nacqui russo e morii americano. Cose che capitano, soprattutto se a vent’anni i tuoi compatrioti ti arrestano e ti mandano a spaccare legna fino allo svenimento per le cose da “parassita” decadente che scrivi e che tanto erano piaciute alla Achmatova, un’altra che aveva avuto guai seri con lo stalinismo. Risposi al giudice, […]

ALEIXANDRE, Vicente (Poesia n. 278, 1.13)

VICENTE ALEIXANDRE La mia vita ha coperto quasi tutto il ventesimo secolo. Eppure, non ne è stata quasi toccata. Sono nato a Siviglia due anni prima che il mondo entrasse nel Novecento – nella malinconica catalogazione freudiana e nelle guerre involute in atroci stermini – e ho trascorso l’infanzia in una Málaga che resterà nella […]

THOMAS, Dylan (Poesia n. 278, 1.13)

DYLAN THOMAS D. T. nacque nel 1914 e a un certo punto disgraziatamente morì. Fu sorprendente la vastità della sua voce, pure nel breve arco temporale coperto dalla sua vi… vi… vi ho fatto uno scherzo! Come si può riuscire a parlare seriamente di sé in terza persona? Incontenibile, ecco. Mozartiano. Non contemplato prima. Furono […]

Frene Giovanna, il noto, il nuovo (Poesia n. 279, 2.13)

Giovanna Frene, il noto, il nuovo (transeuropa, 2011) Le Torri Gemelle sono gli arti-fantasma dell’Occidente Paolo Zublena, nella bella introduzione a il noto, il nuovo, ricorda opportunamente la profezia sul problema del male che, secondo Hannah Arendt, non poteva che diventare il nodo ossessivo della riflessione occidentale. Un agghiacciato stupore ci induce ancora oggi all’indagine […]

Somalvico Giorgio (2.13)

GIORGIO SOMALVICO, Campionario di versi di un ventriloquoa cura di Maria Grazia CalandronePoesia n. 279 – febbraio 2013 Scrivere di Giorgio Somalvico è facile e addirittura divertente. Cantabilissimi i suoi endecasillabi e settenari; intelligenti, estrosi, cattivi e originali gli argomenti di questa sua scrittura profluviante e magmatica, incandescente e leggera, malinconica a tratti e piena […]

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