Archivio Autore di: mariagraziacalandrone.it

Chi è mariagraziacalandrone.it

Questo autore deve ancora scrivere la sua biografia.
Nel frattempo lasciaci dire che siamo orgogliosi mariagraziacalandrone.it dei contributi e 862 voci.

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Elio, tu che sei Carla (Aragno, 2013)

in Dobbiamo continuare, 73 per Elio Pagliarani a un anno dalla morte – a cura di Andrea Cortellessa Quando avviene il vivo di una voce, questa dirama in altre voci e si moltiplica: per gemmazione spontanea, primaverile. Ma, perché avvenga questa filiazione, bisogna essere stati a nostra volta abitati da vivi dalle voci di altri […]

Santori Irene (10.13)

IRENE SANTORI, Hotel Dieu Poesia n. 286, ottobre 2013 Quella di Irene Santori è una voce che parla a tu per tu con il cielo, trascina a terra l’astrazione celeste e la prende per il bavero, la guarda negli occhi come una nuova entità umana, esprimendo fin dal titolo una sacralità decisamente femminile, primitiva e […]

requiem per L (25.9.13)

“io mi sento inadatta alla vita perché è troppo limitata” (la Repubblica, 23.9.13) requiem per L.S. che, nel pieno del proprio diritto alla gioia, nella notte tra il 22 e il 23 settembre 2013, si è data morte pubblica per impiccagione io sono stata te tutta la notte, Leila. ora parlo per altri che sono […]

alfabeta 2 n.32 (9-10.13)

da Rosa dell’animale io estraevo da un suolo di calceil passo bianco di un animale estintonon lasciavo residui, ero bianchissimae nucleare, tutto il mondo facevaun silenzio iniziale ti sei abbattuto come una centuria sui miei passicome una legione di galli rossi: al biancohai aggiunto il canto. dov’era il biancoè intervenuto il canto, fino a dove […]

Nuovi Argomenti n. 63 (9.13)

LO STUPORE DI CUI ERAVAMO FATTI(dieci frammenti sull’evoluzione) 1. verbo originariamente la parolaaiutò una delle diverse specie preumane a formare piccole società e a orientarsi nel mondo: fu un gesto di compassione che agiva sulla biologiafissando nella laringe di una specie due bianche pliche vocali originariamente la parolafu un gesto morale della biologia nel punto dove la scimmia […]

Româneşte

TRIBUNA n. 402 1-15.6.19 (Consiljul Judeţean Cluj 2019) – traduzione di Claudia Albu Maria Grazia Calandrone (Milano, 1964) trăiește la Roma. Poetă, scriitoare, jurnalistă, dramaturg, artistă vizuală, autoare și prezentatoare Rai (cel mai recent program: Poezia în tehnicolor), scrie pentru Corriere della sera; din 2010 publică poeți debutanți în lunarul internațional Poezia și difuzează poezie […]

Zona Literara n.7-8 (Iaşi – Románia)

Maria Grazia Calandrone (n. Milano, 1964, trăieşte la Roma): poetă, dramaturg, performer,organizatoare de evenimente culturale, autoare şi prezentatoare de programe culturale pentru Radio 3, critic literar pentru cotidianul “il manifesto”, se îngrijeşte de rubrica de poeme inedite “Cantiere Poesia” pentru revista internaţională “Poesia”, colaborează cu trimestrialul de cinema “Rifrazioni” şi cu revista de artă şi […]

Parrini Giovanni (9.13)

GIOVANNI PARRINI, Le misure del cielo Poesia n. 285, settembre 2013 Quello di Parrini è un inno adulto, duro e laico, alla vita, agli episodi – diremmo meglio, ai fatti – semplici della vita, che contengono in sé l’eco sperata (o disperata): quella di Parrini è una continua invocazione al senso che si dispiega calmo […]

Langiu Eliana (7-8.13)

 ELIANA LANGIU, Silloge del disonore Poesia n. 284, luglio-agosto 2013 Chi ritorna è l’alieno e occorre tempo perché si riabitui a essere individuo della comunità. Chi ritorna da zone di guerra è viceversa definitivamente alieno. Eliana Langiu analizza la sventura di essere creatura umana in territorio di guerra, ovvero in luoghi completamente disertati dalla grazia. […]

Bruno Cany, WTC 9/11 – introduzione e traduzione di MGC (Poesia n. 284)

Qualche tempo fa abbiamo avuto modo di scrivere che le Torri Gemelle sono l’arto fantasma dell’Occidente, la parte del nostro corpo collettivo che – non essendo – più duole, l’assenza che pulsa vistosamente, a causa della propria trafitta e trafiggente qualità di assenza. L’Occidente ha creato un organismo simbolico e culturale irto di torri, guglie […]

Bunuel, Bresson (Rifrazioni, 5.13)

La satira buñueliana dello spaniel fiammingo o anche: cristologia dell’asino in Bresson Nell’Olanda del 1600 c’era un solo cane. La maggior parte dei pittori fiamminghi dipinge lo stesso sventurato spaniel biancastro a chiazze fulve. Metsu, ter Borch, Ochtervelt, Steen, Watteau, De Hooch, costringono il munifico cagnolino inglese a  far loro da modello: qui gli fanno […]

Carabba Carlo (6.13)

CARLO CARABBA, Inseguendo il tramonto Poesia n. 283, giugno 2013 C’è scritto subito: si tratta di un diario. Leggiamo questo sottotitolo prestandovi l’opportuna piccola porzione di fede, non perché riteniamo che i poeti siano sleali nel dichiarare le proprie intenzioni, ma perché sappiamo che le parole sono il cavallo che, spinto oltre una certa soglia […]

La poesia va in carcere (25.5.13)

“Nell’agosto dello scorso anno sono stata invitata a Regina Coeli per fare una lezione di poesia”. La poetessa Maria Grazia Calandrone racconta a Rai Letteratura la sua esperienza all’interno del noto carcere romano: un ciclo di letture e conversazioni nel più classico dei luoghi di restrizione organizzato dai volontari dell’associazione A Roma, insieme. “Mi sono […]

Dalla sua bocca (Zona, 2013)

[…] Davanti ai dattiloscritti che mi sono stati sottoposti ho provato l’imbarazzo che si prova a sorprendere involontariamente qualcuno in una sua posa intima. Qui, pareva di spiare una poetessa davanti a una sua materia verbale disarginata. Nemmeno in una bozza di laboratorio, bensì nell’out-of-order, nella irresponsabile disorganizzazione di una materia umana sottoposta a certe […]

Bordoni Isabella (5.13)

ISABELLA BORDONI, Fortuna a cura di maria Grazia Calandrone Poesia n. 282, maggio 2013 Il piglio orale della scrittura di Isabella Bordoni è chiaro fin da subito e a noi interessa perché esemplifica egregiamente il dialogo tra scrittura e voce, essendo Bordoni stessa l’“attrice” in vocis et in corpore dei propri testi. Questa scrittura è […]

Iannone Francesco (4.13)

 FRANCESCO IANNONE, Pietra lavica a cura di Maria Grazia Calandrone Poesia n. 281, aprile 2013 ora vedo me attraverso le cose, scrive Francesco Iannone, suscitando in noi una feroce (infantile) gratitudine. I suoi testi sono i residuati della luce che irradia dalla struttura molecolare della materia, la quale si gonfia di chiarore e trascende se […]

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